In questi giorni si sono sentite voci da più parti, soprattutto da persone che non hanno nessuna competenza sui temi trattati, eppure si sono sentiti in diritto di pontificare sulle questioni più varie.
Quello che è successo nel Comune di Spinea non ha nulla a che vedere con la simpatia o un’antipatia della sindaca e meno che mai con il fatto che sia una donna.
La legge garantisce alla maggioranza in modo ampio i numeri per amministrare un comune: se alcuni consiglieri di maggioranza non si sono trovati d’accordo nel tempo con alcune scelte della giunta, tra cui il bilancio, il sindaco e gli assessori dovevano dimettersi, infatti il bilancio approvato in giunta a ottobre 2022, a fine marzo non era stato ancora sottoposto all’approvazione dei consiglieri creando una situazione di forte incertezza amministrativa che non ha reso possibile avere un confronto democratico all’interno del consiglio comunale.
Lo strumento delle dimissioni dei nove consiglieri è stato dovuto per uscire dalle ambiguità della giunta e dare continuità all’attività corrente del comune e per bloccare un piano degli interventi che portava altro cemento a Spinea.
Certamente in un comune il rapporto tra la giunta e la maggioranza consigliare che la deve sostenere non è mai facile, soprattutto perché i tempi dell’amministrazione non sono i tempi della politica. Sarebbe bello condividere sul nascere tutte le decisioni, ma i tempi stretti e le particolarità tecniche mettono spesso, l’amministrazione a fare scelte che devono essere spiegate con sforzo e pazienza ai consiglieri di maggioranza.
Questo è il punto dolente di tutte le amministrazioni, che spesso crea incomprensioni ed attriti tra un’amministrazione e la sua maggioranza. Non è nulla di nuovo quindi anche quello che è successo a Spinea.
Consideriamo importante anche un rapporto di partecipazione e condivisione diverso anche tra amministrazione e consiglieri di opposizione, soprattutto in un comune in cui l’elettorato è diviso quasi alla metà come a Spinea.
La presenza del Commissario è comunque esclusiva responsabilità della maggioranza che non ha saputo svolgere il suo ruolo politico, venendo meno all’impegno col proprio elettorato. Il Bilancio verrà approvato e le opere in corso verranno portate a compimento. Probabilmente il Commissario sarà comunque coadiuvato dai tecnici e dai responsabili di settore del comune e garantirà la gestione ordinaria in continuità con il lavoro svolto fino alle dimissioni.
Il Partito Democratico auspica che quanto successo sia di stimolo a tutti coloro che fanno e vogliono fare politica sul territorio per migliorare per il futuro i rapporti fra le parti, pur nella diversità delle idee, per aumentare la trasparenza nelle relazioni e il coinvolgimento sui progetti, per una città partecipata. il futuro governo della città dovrà avere la capacità di condivisione e ascolto che in questi ultimi anni sono mancate.