Referendum 8 e 9 giugno: terzo quesito meno precariato

Il TERZO punta all’eliminazione di alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine per ridurre la piaga del precariato. In Italia circa 2 milioni e 300 mila persone hanno contratti di lavoro a tempo determinato. I rapporti a termine possono oggi essere instaurati fino a 12 mesi senza alcuna ragione oggettiva che giustifichi il lavoro temporaneo. Rendiamo il lavoro più stabile. Ripristiniamo l’obbligo di causali per il ricorso ai contratti a tempo determinato.

Quesito:

«Volete voi l’abrogazione dell’articolo 19 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 recante “Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, comma 1, limitatamente alle parole “non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque”, alle parole “in presenza di almeno una delle seguenti condizioni”, alle parole “in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 31 dicembre 2025, per esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti;” e alle parole “b bis)”; comma 1 -bis , limitatamente alle parole “di durata superiore a dodici mesi” e alle parole “dalla data di superamento del termine di dodici mesi”; comma 4, limitatamente alle parole “,in caso di rinnovo,” e alle parole “solo quando il termine complessivo eccede i dodici mesi”; articolo 21, comma 01, limitatamente alle parole “liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente,”?»

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Referendum 8 e 9 giugno: secondo quesito più tutele per i lavoratori delle piccole imprese

il secondo quesito dei referendum su cui voteremo l’8 e il 9 giugno è relativo a maggiori tutele per i lavoratori delle piccole imprese.

Quesito:

«Volete voi l’abrogazione dell’articolo 8 della legge 15 luglio 1966, n. 604, recante “Norme sui licenziamenti individuali”, come sostituito dall’art. 2, comma 3, della legge 11 maggio 1990, n. 108, limitatamente alle parole: “compreso tra un”, alle parole “ed un massimo di 6” e alle parole “La misura massima della predetta indennità può essere maggiorata fino a 10 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai dieci anni e fino a 14 mensilità per il prestatore di lavoro con anzianità superiore ai venti anni, se dipendenti da datore di lavoro che occupa più di quindici prestatori di lavoro.”?»

Il SECONDO riguarda la cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. In quelle con meno di 16 dipendenti, in caso di licenziamento illegittimo oggi una lavoratrice o un lavoratore può al massimo ottenere 6 mensilità di risarcimento, anche qualora una/un giudice reputi infondata l’interruzione del rapporto. Questa è una condizione che tiene le/i dipendenti delle piccole imprese (circa 3 milioni e 700mila) in uno stato di forte soggezione. Obiettivo è innalzare le tutele di chi lavora, cancellando il limite massimo di sei mensilità all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato affinché sia la/il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite.

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Referendum 8 e 9 Giugno: primo quesito stop ai licenziamenti illegittimi

Cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza promossi da sindacati e associazioni sono al centro della consultazione referendaria dell’8 e 9 giugno.

Nel 2025 le cittadine e cittadini saranno chiamati a votare per 5 Referendum. La Corte Costituzionale ha ritenuto ammissibili i 4 quesiti referendari sul lavoro, per i quali sono state raccolte oltre 4 milioni di firme, e il referendum sulla cittadinanza, depositato in Cassazione con 637 mila firme.

 Primo quesito Stop ai licenziamenti illegittimi

«Volete voi l’abrogazione del d.lgs. 4 marzo 2015, n. 23, recante “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183” nella sua interezza?»

Il PRIMO dei quattro referendum sul lavoro chiede l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act. Nelle imprese con più di 15 dipendenti, le lavoratrici e i lavoratori assunti dal 7 marzo 2015 in poi non possono rientrare nel loro posto di lavoro dopo un licenziamento illegittimo. Sono oltre 3 milioni e 500mila ad oggi e aumenteranno nei prossimi anni le lavoratrici e i lavoratori penalizzati da una legge che impedisce il reintegro anche nel caso in cui la/il giudice dichiari ingiusta e infondata l’interruzione del rapporto. Abroghiamo questa norma, diamo uno stop ai licenziamenti privi di giusta causa o giustificato motivo.

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Francesco Alacqua Tesoriere del Pd Di Spinea ci ha lasciato

Si è Spento Francesco Alacqua Tesoriere e colonna portante del Partito Democratico di Spinea. Diplomato in elettronica industriale ha ricoperto tutte le funzioni nel settore fino alla direzione dei sistemi informativi in un’importante azienda del Veneziano.

Ha intrapreso l’esperienza politica fin da ragazzo. È stato un giovane dirigente dei giovani della Democrazia Cristiana, maturando un importante esperienza politica come Consigliere Comunale dal 1980 al 1990. Dopo alcuni anni di attività di volontariato in parrocchia è tornato alla politica partecipando per altre due tornate 1996-1999 e 2004-2009 ai lavori del Consiglio Comunale e per la candidatura come Consigliere nelle liste del PD nel 2019.

Lo ricordiamo per la sua disponibilità e impegno disinteressati, per il suo attaccamento al bene comune e a quello della nostra città, con una grande disponibilità e apertura verso tutti.

Tutto il Partito Democratico di Spinea esprime vicinanza e le proprie condoglianze alla famiglia.

Le Esequie si terrano Lunedì 28 ottobre alle 11 presso la Chiesa dei SS.Vito e Modesto Spinea

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Volantino Ballottaggio per Franco Bevilacqua sindaco di Spinea

Volantino Ballottaggio Domenica 23 giugno e Lunedì 24 giugno
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Ballottaggio Spinea per Franco Bevilacqua sindaco si vota Domenica 23  Giugno dalle 07.00 alle 23.00 e Lunedì 24 giugno dalle  07.00 alle 15.00.

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Volantino per Franco Bevilacqua sindaco e lista pd

Volantino Partito Democratico Spinea per Franco Bevilacqua sindaco
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Volantino per Franco Bevilacqua sindaco e lista del Partito Democratico di Spinea per le elezioni amministrative del 8  e 9 giugno 2024.

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Franco Bevilacqua sindaco

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Programma amministrativo 2024-2029 Di Franco Bevilacqua e della coalizione che lo sostiene

Programma amministrativo di Franco Bevilacqua 2024-29
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Per scaricare il programma cliccare Qui

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Franco Bevilacqua candidato sindaco a Spinea dialoga con Stefano Bonaccini

Stefano Bonaccini Spinea

Siamo onorati che Stefano Bonaccini abbia accettato il nostro invito a prendere parte ad un incontro con i cittadini di Spinea. Presidente della Regione Emilia Romagna e Candidato alle Elezioni Europee 2024. Bonaccini incontrerà il nostro Candidato Sindaco Franco Bevilacqua Sabato 11 maggio alle 20.30 a Villa Ca’ Pasqualetto, via Roma 213 Spinea. La cittadinanza è invitata a partecipare.

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